Colonie feline

Iniziamo subito a definire cosa sia una colonia felina. 

Vi è mai capitato di trovarvi in un posto un po’ tranquillo, magari un po’ isolato, ma con delle ciotoline o piatti posizionati in punti strategici? Se avete avuto la fortuna di incontrare anche un paio di gattoni che vi guardavano curiosi, con molta probabilità quella era una colonia felina! Il loro posticino abituale dove sentirsi al sicuro, trovare rifugio e ricevere cibo e attenzioni.

Le colonie sono aggregazioni strutturate di animali non di proprietà e possono essere legate ad un qualsiasi luogo, pubblico o privato. Ma attenzione! Gli abitanti delle colonie si riconoscono tra loro e sanno di appartenere ad una determinata colonia presente in un preciso territorio, quindi i gatti abbandonati vicino ad una colonia avranno difficoltà ad integrarsi… tendenzialmente i gatti sono territoriali, soprattutto i randagi!

Le colonie sono di fatto regolamentate secondo la Legge regionale n. 33 del 30/12/2009 e il Regolamento regionale del 13/04/17 n. 2, i quali stabiliscono che i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è vietato maltrattarli o allontanarli dal loro habitat.

Loro sono Star, il micione nero con il papillon bianco, e Yellow, il gattone bianco e rosso.
Abitano da anni una delle nostre colonie e sono super coccoloni!

Chi è quindi responsabile di questi gattoni?

La responsabilità è del Comune in cui si trova la colonia ma, di fatto, le persone che si occupano di procurare cibo e cure ai mici sono privati cittadini o volontari appartenenti ad associazioni di volontariato per la protezione animale iscritte al Registro Regionale e sono denominati referenti o tutor di colonia felina.

Risulta importante registrare la colonia felina di cui si ci occupa presso l’ATS (ex ASL), in questo modo gli animali saranno tutelati dal punto di vista sanitario: l’ATS si occuperà delle sterilizzazioni, proprio per contrastare il fenomeno del randagismo e dell’abbandono.
Inoltre, anche i tutor delle colonie saranno tutelati dalla prospettiva giuridica in quanto responsabili riconosciuti dalle Autorità.

Volete dare una mano o semplicemente sapere in che modo si gestisce una colonia felina?

In primo luogo, bisogna pensare alla gestione del cibo, che deve essere distribuito in ore fisse in modo che i micioni possano consumare la razione in poco tempo e poter togliere i contenitori per evitare ristagni d’acqua al sole, cibo maleodorante o ciotoline sparse che possono finire anche sotto le macchine e in altri posti pericolosi. 

Una corretta gestione della colonia, infatti, permette di tenere sotto controllo diversi inconvenienti, da quelli igienici a quelli di convivenza con i vicini. I punti pappa, ove possibile, devono essere collocate al riparo dal sole per garantire sempre la presenza di acqua pulita ed evitare decomposizioni e cattivi odori derivanti dal cibo; per questo è meglio fornire cibi secchi.

Queste accortezze però non sono sufficienti se prima non si provvede alla sterilizzazione dei gatti, che risulta necessaria alla salvaguardia della salute dei micioni e ad evitare la crescita incontrollata della popolazione felina. Ad oggi la sterilizzazione chirurgica è l’unica possibilità per controllare le nascite, rendere sostenibile la gestione della colonia e limitare i conflitti di convivenza con gli umani.

La scelta più corretta è quella di sterilizzare maschi e femmine. Nello specifico, la sterilizzazione dei maschi è consigliata per contenere la trasmissione del FIV (immunodeficienza felina) ed evitare gli spostamenti da una colonia all’altra con i rischi derivanti, come incidenti, lotte per il territorio, etc.

Per questo è importante che ci sia qualcuno che segua con costanza e attenzione gli animali e possa intervenire in caso di bisogno.

Il nostro rifugio gestisce diverse colonie dislocate sul territorio tra i paesi di Zibido San Giacomo, San Pietro Cusico e Badile, se avete adottato un gattino da noi, magari i suoi avi vivono proprio in quelle colonie, chissà…